giovedì 22 luglio 2010

Nemo propheta in patria.

Quando uno non sa più che pesci pigliare, forse è giunto il momento di cambiare sport.

Non capisco più le persone, e le persone non capiscono me.
Sono talmente impegnata nel cercare di dare una forma al mondo che ho in testa, che quello fuori sta perdendo lentamente i contorni.

Nonostante i tentativi di fare il meglio che posso, mi ritrovo costantemente a stringere i cocci di qualcosa che ho distrutto con le movenze goffe con cui deambulo nel cosmo.
Forse dovrei iniziare a dare il peggio di me.... hai visto mai.

Postilla.
A tutti coloro che per qualche strano motivo continuano a visitare questo blog, porgo le mie scuse per averlo trasformato nel mio personale muro del pianto.

Se avete le palle piene delle mie litanie ma non potete comunque fare a meno di me (ah! sarebbe fighissimo) allora ogni tanto fate un salto qui: http://shockdom.com/open/testadicane/

Adios
Bubu

giovedì 8 luglio 2010

Questa notte.

Brindo a qualcosa che non potrà mai essere vero,
ma che è così bello da immaginare
che a volte lo sembra tanto.

sabato 15 maggio 2010

L'almanacco del giorno prima.

Giusto una riflessione en passant, per ricordarmi di quanto io possa essere idiota in una scala scientifica di valutazione dell'idiozia.
Quant'è vero che non c'è limite al peggio, io ne sono l'indiscussa pioniera.

giovedì 13 maggio 2010

Drama Queen.

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martedì 5 gennaio 2010

Peppeeeepereppeppeeeè

E’ successo ancora.

Al ritmo irresistibile del trenino conga è giunto il nuovo anno, spumeggiante ed euforico come Raffaella Carrà fatta di popper.

Ed eccoci qui, noi piccoli e operosi abitanti del formicaio di Dio, tutti intenti tirare le somme degli ultimi trecentosessantacinque giorni e a stilare la lista dei nostri buoni propositi.

Beh, sapete che c’è? Stavolta queste somme le voglio tirare abbastanza lontano da perderle di vista, e penso proprio di essermi guadagnata il diritto di fregarmene di qualsiasi proposito anche solo rasente alla decenza.

Il 2009 mi ha lasciato in eredità uno stagno di rospi da ingoiare e un pugno di mosche in mano: non devo fare altro che dare le une in pasto agli altri, e il gioco è fatto.

Quindi, caro 2010, faresti meglio a guardarti le spalle. Perché ho tutte le intenzioni di romperti il culo.