sabato 31 maggio 2008

Telecronaca di due spritz in pausa caffè

Sono le 16.29 e sta per scattare la pausa caffè di metà pomeriggio.

Gli atleti sono tesi, adrenalinici, ansiosi di saltare via dalle proprie scrivanie con un balzo da far impallidire una tigre del Bengala, dritti verso il benedetto quarto d'ora di respiro che attendono dalla fine della pausa pranzo.

Ma quello che oggi li attende non sarà un caffè. Sarà il re degli aperitivi gentilmente offerto da una collega che ha avuto l'illuminazione di cambiare posto di lavoro. Ma questa è un'altra storia.
I nostri atleti sono lì, scalpitano, sbavano.

Ed ecco il segnale....3...2....1.....SONO PARTITI.

Un testa a testa micidiale verso la terrazza per aggiudicarsi il primo bicchiere di spritz che è sempre quello venuto meglio. Si spalleggiano, si spintonano, si fanno la cianchetta. Sono agguerriti come le vecchie zitelle al lancio del bouquet.

Ecco che vediamo uscire dal gruppo la punta di diamante della squadra, smarca le donne dell'amministrazione e con un doppio salto mortale carpiato atterra sul tavolone, agguantando un bicchiere dell'agognata bevanda mentre con l'altra mano coglie al volo una manciata di patate unte come i capelli di alcuni disgustosi compagni delle medie.

Ed ecco che tracanna lo spritz come se niente fosse e soprattutto come se non soffrisse da due mesi di gastrite, lasciando i suoi avversari di sasso di fronte a tanta veemenza e incoscienza nei confronti della propria salute vacillante.

Bicchiere vuoto. Mani libere per rollare una sigaretta. La riempie, lecca la cartina e la chiude. Aziona l'accendino: la sigaretta è pressata come un Tampax e non si accende. Troppo tabacco. Ecco che fa una tirata, un'altra ancora, ed ecco che viene su un caccolone di tabacco. Lo ingoia, tossisce come un camionista e sputa un rospo.

Sofferente per il fuoco in gola e indignata per l'avanzo di mezza bottiglia di spritz da parte degli avversari atleticamente poco preparati si versa un secondo bicchiere e si rolla una seconda sigaretta. A questo punto ha inizio il rush finale.

La nostra campionessa si accorge che il quarto d'ora di pausa è terminato da ben dieci minuti, ecco che si catapulta verso la sua scrivania facendo gli scalini a quattro a quattro. Si dimentica di avere i sandali scivolosi e sfila l'ultimo gradino con una gengiva.

Si lancia con fare da tarantolata verso il telefono che squilla, risponde ad un cliente farfugliando cose senza senso e sfoderando dell'ironia di bassissima lega che probabilmente le costerà il licenziamento.

Non contenta, si alza dalla scrivania e corre verso il bagno per rispondere tempestivamente ad un richiamo della natura manifestatosi all'improvviso. Eccola, la vediamo entrare e barricarsi nei servizi ed espletare con grande soddisfazione i bisogni impellenti.

Si alza dalla tazza, fa per allacciarsi i pantaloni e si accorge che ha perso un bottone. Esce con espressione invasata dal bagno alla ricerca dell'oggetto perduto fra lo stupore dei colleghi, tenendosi con una mano i pantaloni come un amante colto sul fatto.

Un barlume di lucidità le ricorda che il bottone non è perduto ma solo nascosto nell'interno dei pantaloni, poichè oggi ha indossato quelli tristi da impiegata con le allacciature di sicurezza. Ma lei è ormai sola verso il traguardo, sicura della vittoria se ne frega della figura di cacca e riparte a sprombattuto
.
Allo strenuo delle forze corre senza fiato verso la sua postazione, ignora il suo capo che le chiede due preventivi urgenti che tanto non sarebbe in grado di fare, tenta due volte l'accesso al computer sbagliando la password, si collega al suo blog bestemmiando per la lentezza della connessione che poi scopre essere dovuta al fatto che nella foga ha inciampato nel cavo di rete e l'ha staccato.

Finalmente i due neuroni superstiti fanno contatto ed ecco che riesce ad accedere al suo sito dove può finalmente scrivere una sequela di stronzate senza senso riguardanti il fatto che ha bevuto due spritz in pausa ed è ciucca.

Ecco il traguardo farsi sempre più vicino.....ormai è fatta....sono le 18.27.....18.28.....18.29............ED E' WEEKEEEEEEEND!!!!!

mercoledì 21 maggio 2008

Hasta el reflusso gastroesofageo siempre

Svegliarsi dopo aver sognato di dover ripetere la maturità, per di più interrogati da Sgarbi sull'altare di una chiesa gotica, può non essere un bel modo per iniziare la giornata.

E nemmeno affacciarsi alla finestra e constatare che siamo a maggio, ma sembra novembre.
Vogliamo parlare poi del fatto che il mio ricercatissimo taglio di capelli è diventato un informe toupè che mi fa assomigliare in modo imbarazzante a Nicoletta Orsomando?

Non tocchiamo nemmeno il capitolo salute, perchè potrei iniziare l'elenco delle innumerevoli cose che davano un senso alla mia vita e che ora la mia amica gastrite mi sta impedendo di mangiare e/o bere e/o fumare e/o che palle.

Però questa mattina le forze dell'universo mi stanno supportando nella lotta contro la metereopatia, e per qualche stranissima ragione sono molto allegra ed elettrizzata nonostante la pioggia incessante, l'aria appiccicaticcia e le pozzanghere.

Sarà forse perchè da un momento all'altro il postino suonerà per consegnarmi il FANTASTICO COSTUME DI WONDER WOMAN che ho recentemente acquistato su Ebay per ragioni che a voi umani non è dato di sapere?

Forse perchè domani sera al cinema si terrà l'anteprima dell'ULTIMO FILM DI INDIANA JONES che sto aspettando con l'ansia e l'eccitazione di un gatto davanti alla vetrina del macellaio??

Forse perchè a luglio... finalmente... dopo più di un anno di astinenza... potrò nuovamente godere di Vinicio dal vivo, per di più in uno scenario da quattro soldi come PIAZZA SAN MARCO??? Che è un po' come dire qualcuno di veramente fico che si esibisce in un posto estremamente fico...tipo chessò....i bbitols a dìsneilend.

Sarà l'unione simbiotica di questi motivi la ragione di cotanta allegrezza? O piuttosto la cecità nei confronti di tutto il lavoro che ho da fare e che sto bellamente ignorando?
Ai poster l'ardua sentenza, come disse un mio amico tipografo. (Scusate, è da tanto che lo volevo dì.)